Afferma lo scrittore spagnolo José Manuel Fajardo che “il più bel successo in cucina è riuscire a riempire lo stomaco con l’immaginazione”. Sarà perché tutte e due le arti hanno in comune di solleticare la stessa facoltà della mente ma da sempre la via ideale che unisce letteratura e cucina è molto frequentata, in entrambe le direzioni.
Di cucina si scrive parecchio e da quando il palinsesto televisivo ospita molte trasmissioni legate alla cucina, ancora di più. Lo chef non è più soltanto “quell’uomo misterioso che prepara piatti sopraffini” ma è diventato una figura a tutto tondo, riconoscibile, ed è uscito dalla cucina per raccontare la sua arte e le sue avventure dietro i fornelli. Nel genere ‘memorie’ ‘Kitchen Confidential‘, di Anthony Bourdain vale sicuramente una lettura.
Sul versante puramente letterario le segnalazioni da fare sarebbero moltissime, da Jorge Amado di ‘Gabriella garofano e cannella‘ a Isabel Allende di ‘Afrodita‘. E poi Manuel Vasquez di ‘Ricette immorali’ e ‘L’assaggiatrice‘ di Giuseppina Torregrossa. In tutti questi romanzi il cibo è visto come miccia detonatrice per la sua capacità di accendere di sensi, risvegliare passioni sopite, di generarne di nuove.
Il cibo però non è visto soltanto come seduzione e ci sono filoni di narrativa che invece propendono per il versante magico dove il cuoco è un taumaturgo capace di intuire e guarire i malanni del corpo e dell’anima dei suoi commensali. Il più classico del genere è sicuramente ‘Chocolat‘ di Joanne Harris e a seguire ‘Il pranzo di Babette‘ di Karen Blixen, tutti e due diventati tra l’altro successi cinematografici. In questo filone si annoverano anche ‘La maga delle spezie‘ di Chitra Divakaruni e ‘La signora del miele‘ di Fanny Buitrago.
E’ risaputo che anche preparare il cibo sia un’attività curativa, soprattutto per la ricerca introspettiva che si associa all’atto del creare. In questo filone narrativo si inseriscono sicuramente ‘Dona Flor e i suoi due mariti’ di Jorge Amado e ‘Solo pane‘ di Judi Hendricks. Tra le novità merita una lettura anche ‘Mangia con gli occhi‘ di Carmela Pierri: una storia di coraggio, di rinascita e di riscatto personale, a dispetto degli eventi, incentrata sul potere della Bellezza e della passione per l’arte dell’impiattamento.
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